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CONTENUTI

  1. Don Alessio Cottafava, in missione a San Bernardo, quartiere della periferia sud di Santiago del Cile, racconta le sfide che il paese sta affrontando e le iniziative della nostra casa.
  2. Lettera da Belo Horizonte di Pigi Bernareggi e altri due amici, pubblicata sul primo numero di Litterae Communionis, febbraio 1970.
  3. Gloria della Misa Criolla, opera del compositore argentino Ariel Ramirez (1921-2010)

VOCI

  • Daniele Bonanni
  • Alessio Cottafava
  • Filippo Pellini

PER APPROFONDIRE

Gli estratti della lettera dal Brasile di don Pigi Bernareggi e altri due amici letta dal seminarista Filippo Pellini

Io sono il Pigi. Solo per rassicurarvi che i vostri campioni sono gente che se la cava molto bene. […] Oggi martedì 28 ottobre lavorando alla nostra casa ci pare di aver capito una cosa essenziale. Tra un mese al massimo la casa sarà pronta e noi abiteremo in favela. […]  Per ora si fa strada sempre più l’idea che se fossimo venuti qui per fare qualcosa, o per realizzare fatti, c’è così tanto da fare che ci converrebbe fare le valigie subito. […]

Ma siccome siamo venuti qui per condividere la loro vita, per vivere la nostra comunione tra questa gente, allora tutto si ripropone e si può realizzare. Quello che per ora ci pare veramente indispensabile è che ci sia gente che cristianamente vive con loro e così li aiuta a ritrovare se stessi e far sì che essi trovino le soluzioni ai loro problemi. È molto più facile pagare una bombola di gas alla donna Nininha, dove ieri sera siamo stati a Messa, che vivendole accanto farle capire che dandosi da fare può procurarsela. Per quanto possiamo capire, qui come ovunque, c’è soprattutto bisogno di gente che, per amore, vive con loro senza pretendere di dare nulla, né di ottenere nulla per sé…

Credo che non si possa dimenticare che Cristo è venuto in questo mondo per salvare gli uomini e portare a tutti il suo annuncio di salvezza. E per noi il nostro annuncio è vivere ogni giorno con loro, aiutandoli nei loro piccoli problemi di tutti i giorni, aiutandoli cioè a crescere “da soli” e quindi a cercare le proprie soluzioni. San Giovanni dice che non c’è amore più grande di chi dà la propria vita per la persona amata, senza pretendere nulla. Lui è morto nudo per non chiedere nulla. Quindi è chiaro che noi non proporremo soluzioni. Una conseguenza è questa: vedere e capire i tempi di Dio. Credere che è Lui che salva, è anche Lui, e non noi, che decide come e quando. Per noi questa cosa è così importante che se non si accetta, restare qui è un problema. Tutto il resto è semplice conseguenza.

Litterae Communionis, #1, febbraio 1970.

Ascolta l’intera Misa Criolla, composta nel 1964 dal maestro argentino Ariel Ramirez.


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