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CONTENUTI

  1. Riflessione sulla situazione attuale, di mons. Massimo Camisasca vescovo della diocesi di Reggio Emilia – Guastalla e fondatore della Fraternità san Carlo.
  2. Brano di una lettera di Francesco Saverio Zhu Schude (1913-1983), sacerdote e martire cinese.
  3. Scena del film “Il posto delle fragole”, di Ingmar Bergman del 1957.

VOCI

  • Giovanni Barrani
  • Massimo Camisasca
  • Gabriele Saccani

PER APPROFONDIRE

Altri interventi del vescovo Massimo in questo tempo di pandemia.

Brano della lettera di padre Zhu Shude letta da Gabriele Saccani:

Vi invito a considerare sempre la vostra sofferenza alla luce di Cristo, poiché, se è vero he il dolore umano resta un grande mistero, esso riceve tuttavia un senso, anzi una fecondità dalla Croce di Gesù… Sappiate che agli occhi del Signore è preziosa in particolar modo proprio la sofferenza del giusto e dell’innocente più di quella del peccatore; … l’innocente fa del dolore un capitale di redenzione per gli altri. Così è di Cristo, che, secondo la Lettera agli Ebrei, “si è offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti” (Eb 9,28; cfr. 10,10). Anche per questo noi siamo cristiani: per assimilarci a lui nella gioia e nel dolore… Una cosa è certa: più il vostro amore è puro e generoso, più rifulge la bellezza del cristianesimo e quasi la seduzione del Vangelo. E di ciò il mondo odierno ha bisogno: di vedere, cioè, il miracolo dei miracoli, cioè il prendersi cura dei bisognosi nel modo più disinteressato, per sconfiggere l’individualismo egoistico.

Francesco Saverio Zhu Shude, Io, prigioniero del Signore, Emi, Bologna 1991, p. 87.

Guarda la scena del film “Il posto delle fragole”.


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