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CONTENUTI

  1. Estratto dell’omelia che mons. Massimo Camisasca ha tenuto il 26 maggio 2019 nel duomo di Modena, in occasione del ventesimo anniversario della morte di Enzo Piccinini.
  2. Un estratto della testimonianza di Enzo Piccinini (1951-1999) agli esercizi spirituali degli Universitari di Comunione e liberazione, a Rimini nel 1998.
  3. Scena del film “Il pranzo di Babette” di Gabriel Axel del 1987, con Stéphane Audran e Jarl Kulle.

VOCI

  • Francesco Babbi
  • Massimo Camisasca
  • Enzo Piccinini

PER APPROFONDIRE

Ascolta gli interventi del vescovo Massimo in questo tempo di pandemia.

Leggi la preghiera per la canonizzazione di Enzo Piccinini.

Visita il sito della “Fondazione Enzo Piccinini”.

Estratto della testimonianza di Piccinini contenuta nel podcast.

Clicca qui per vedere la versione integrale.

Due cose nella mia vita sono importanti. La prima è questa: che proprio per quel che vi ho detto, il gusto della vita non è negato a chi sbaglia, ma a chi non ha un senso dell’infinito, del destino, dell’ideale, del Mistero presente, perché allora il problema non è sbagliare o non sbagliare. Il gusto della vita non è negato a chi sbaglia: è negato a chi non ha un nesso con il Destino che fa le cose, con il Mistero presente. Per cui tutto è un’ipotesi positiva, il tempo che per tutti è sinonimo di decadenza, lavora in positivo. Se guardo la mia vita, che razza di roba è successa! Dico sempre: se è successo così fino adesso, immaginiamoci cosa succederà nel futuro! Ne vedremo delle belle. È interessante, no? È un’avventura. Ed è esattamente qui il problema, perché la seconda cosa è che se dovessi paragonare la mia vita, come si è svolta (c’è una legge fisica che dice che l’orizzonte si muta mutando il punto di osservazione), userei questa metafora: la mia vita è come una mongolfiera, più vado, più m’innalzo, più mi impegno, più sono dentro a questa vita, più scopro degli aspetti dell’umano che erano impossibili prima: la capacità di fedeltà, di amicizia, di lealtà, di ripresa, di indomabilità, che non avevo mai pensato prima. Perciò, da ultimo, è una gratitudine. Come ho iniziato, così voglio finire: è una gratitudine che caratterizza la mia vita, perciò non ho paura di darla tutta.

Enzo Piccinini, Tu sol pensando o ideal, sei vero

Guarda la scena del film “Il pranzo di Babette”.


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