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CONTENUTI

  1. Intervento di don Jacques du Plouy sacerdote francese della Fraternità san Carlo in missione a Milano nella parrocchia di San Carlo alla Ca’ Granda .
  2. Lettera di Giovannino Guareschi (1908-1968) dell’ottobre 1954 in cui parla della sua vita che ricomincia dopo il lager.
  3. Scena del film “Il mio amico Eric” del 2009 diretto da Ken Loach, con Éric Cantona e Steve Evets.

VOCI

  • Francesco Babbi
  • Jacques du Plouy
  • Tommaso Benzoni

PER APPROFONDIRE

Leggi i numeri del Sancarlino, il settimanale della parrocchia San Carlo alla Ca’ Granda di Milano.

Lettera di Giovannino Guareschi letta da Tommaso Benzoni:

San Francesco, ottobre 1954: Completa è la mia fede nella Divina Provvidenza che, per essere veramente tale, non deve mai essere vincolata da scadenze. Mai preoccuparsi quindi del disagio di oggi ma aver sempre l’occhio fisso nel bene finale che verrà quando sarà giusto che venga. I giorni della sofferenza non sono giorni persi: nessun istante è perso, è inutile, del tempo che Dio concede. Altrimenti non lo concederebbe. Ogni cosa avrà, alla fine, la sua sistemazione. Rimpiango io i due anni perduti nel Lager? Tutt’altro. Perché io non ho perso un solo minuto secondo di quei due anni. E se oggi sono quel poco che sono, lo devo proprio a quei due anni di Lager! E così io ripenso a essi con infinita nostalgia, come si pensa al melo fiorito in primavera. Quei fiori non sfamavano nessuno, ma da quei fiori si formarono i frutti che poi tolsero la sete e la fame. Questi giorni non sono duri per me: perché la prerogativa dell’umorista è quella di vedere l’oggi con gli occhi di domani, e io li vedo come già trascorsi e già li rimpiango.

Giovannino Guareschi, Chi sogna nuovi gerani? Autobiografia, Bur, Milano 1993

Guarda la scena del film “Il mio amico Eric”.


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