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CONTENUTI

  1. Testimonianza di don Marco Aleo, nostro sacerdote della casa di Puente Alto nella periferia di Santiago del Cile.
  2. Brano di un discorso di sant’Alberto Hurtado (1901-1952), sacerdote gesuita cileno, canonizzato da Benedetto XVI nel 2005.
  3. La canzone cilena “Mi casa”, scritta da Paula Giovanetti e Javier Bossart e tratta dal disco “Nace la pregunta” dei Sud Terra.

VOCI

  • Filippo Pellini
  • Marco Aleo
  • Stefano Peruzzo

PER APPROFONDIRE

Visita il sito della nostra parrocchia di Puente Alto e scopri le iniziative durante questo periodo di pandemia.

Brano del discorso di padre Hurtado letto da Stefano Peruzzo:

Se Gesù apparisse tra noi in questi momenti, estendendo compassionevole il suo sguardo e le sue mani sopra Santiago e sopra il Cile, vi direbbe: «Sento compassione per questa folla…» (cfr. Mc 8,2). Qui, ai nostri piedi, giace una folla immensa che non conosce Cristo, che è stata educata per anni e anni senza udire quasi mai pronunciare il nome di Dio, né il santo nome di Gesù. Io non dubito, perciò, che se Cristo discendesse a San Cristóbal, in questa notte riscaldata di emozione, vi ripeterebbe, guardando alla città scura: «Ho compassione per lei», e guardandovi vi direbbe con tenerezza infinita:«Voi siete la luce del mondo… Voi siete coloro che devono illuminare queste tenebre. Volete collaborare con me?». […] Una vita integralmente cristiana, ecco l’unico modo di irradiare Cristo. Vita cristiana, dunque, nella vostra casa; vita cristiana con i poveri che ci circondano; vita cristiana con i vostri amici; vita cristiana nel rapporto con le ragazze… Vita cristiana nella vostra professione; vita cristiana al cinema, nel ballo, nello sport.

Si Jesús apareciese en estos momentos en medio de nosotros, extendiendo compasivo su mirada y sus manos sobre Santiago y sobre Chile, les diría: «Tengo compasión de esa muchedumbre…» (Mc 8,2). Allí a nuestros pies yace una muchedumbre inmensa que no conoce a Cristo, que ha sido educada durante años y años sin oír apenas nunca pronunciar el nombre de Dios, ni el santo nombre de Jesús. Yo no dudo, pues, que si Cristo descendiese al San Cristóbal esta noche caldeada de emoción les repetiría mirando la ciudad oscura: «Me compadezco de ella», y volviéndose a ustedes les diría con ternura infinita: «Ustedes son la luz del mundo… Ustedes son los que deben alumbrar estas tinieblas. ¿Quieren colaborar conmigo?». […] Una vida íntegramente cristiana – mis queridos jóvenes – he ahí la única manera de irradiar a Cristo. Vida cristiana, por tanto, en vuestro hogar; vida cristiana con los pobres que nos rodean; vida cristiana con sus compañeros; vida cristiana en el trato con las jóvenes… Vida cristiana en vuestra profesión; vida cristiana en el cine, en el baile, en el deporte.

Alberto Hurtado, Discorso ai giovani, 1940

Guarda il video della canzone “Mi casa” realizzato durante la quarantena dagli autori della canzone e altri amici.

MI CASA (Paula Giovanetti, Javier Bossart)

Mi casa son tus ojos que despiertan

que miran con asombro las mañanas.

Que traen a este mundo las certezas

del mundo donde habita la esperanza.

Escucho el regocijo de las notas

que traen a mi vida tus palabras.

Las notas de ese canto me acompañan

porque en tu voz también está mi casa.

Mi casa está en el centro de la vida

donde se agita el pulso de Tu Casa. 

Mi casa está en el centro de la vida 

donde se aviva el fuego de Tu Casa.

Y bailan en mis ojos los colores

diversos de los rostros que me abrazan.

Colores de la tierra y de los trigos

colores tiernos de lejanas razas.

Mi casa es la amistad que me donaste

la risa que se asoma a tu llegada.

Tus manos que se estrechan con mis manos

tus ojos que levantan mi mirada.

La mia casa sono i tuoi occhi che si destano che guardano stupiti il mattino. Che portano in questo mondo la certezza del Mondo dove vive la Speranza. Sento la gioia delle note che portano nella mia vita le tue parole. Le note di questo canto mi accompagnano perché anche nella tua voce c’è la mia casa. La mia casa sta nel centro della vita dove si agita il ritmo della Tua Casa. La mia casa sta nel centro della vitadove divampa il fuoco della Tua Casa. E danzano nei miei occhi i colori diversi dei volti che mi abbracciano. Colori della terra e del grano, colori teneri di una razza lontana. La mia casa è l’amicizia che mi hai donato il sorriso che si affaccia quando arrivi. Le tue mani che stringono le mie mani, i tuoi occhi che alzano il mio sguardo.


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