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CONTENUTI

  1. Don Andrea D’Auria, delegato della Fraternità per l’Europa e docente di Diritto canonico presso l’Università Pontificia Urbaniana, spiega il decreto della Penitenzieria Apostolica del 20 marzo 2020 relativo alla situazione di pandemia.
  2. Brano di una lettera dello scrittore John R. R. Tolkien (1892-1973) al figlio Christopher Tolkien.
  3. Scena del film “I miserabili” del 1998 tratto dal testo omonimo di Victor Hugo, regia di Bille August con Liam Neeson, Geoffrey Rush e Uma Thurman.

VOCI

  • Francesco Babbi
  • Andrea D’Auria
  • Matteo Pagani

PER APPROFONDIRE

Il testo del Decreto della Penitenzieria Apostolica circa la concessione di speciali indulgenze ai fedeli nell’attuale situazione di pandemia.

Nota della Penitenzieria Apostolica circa Circa il Sacramento della Penitenza nell’attuale situazione di pandemia.

Brano della lettera di J. R. R. Tolkien letto da Matteo Pagani:

30 aprile 1944 – Carissimo, […] mi manchi, e trovo tutto questo difficile da sopportare, sia per me sia per te. Lo spreco assolutamente stupido della guerra, non solamente materiale ma morale e spirituale, è realmente sconcertante per quelli che lo devono sopportare. E lo è sempre stato (malgrado i poeti) e sempre lo sarà (malgrado la propaganda); naturalmente, in un mondo malvagio, è stato è e sarà necessario confrontarcisi. […] A volte mi sento disgustato al pensiero della somma totale della miseria umana sul mondo in questo momento: i milioni di persone separate, afflitte, che si logorano in giornate inutili; senza contare tortura, dolore, morte, lutto, ingiustizia. Se l’angoscia fosse visibile, quasi tutto questo pianeta ottenebrato sarebbe avviluppato da un denso vapore oscuro, nascosto alla vista stupefatta dei cieli! E i risultati di tutto questo saranno per la maggior parte malvagi, considerati storicamente. Ma ovviamente la versione storica non è l’unica. Ogni cosa e azione ha un valore in sé, a parte le sue “cause” ed “effetti”. Nessun uomo può valutare ciò che realmente sta accadendo attualmente sub specie aeternitatis. Tutto quello che sappiamo, e questo in gran parte per esperienza diretta, è che il male opera con grandi poteri e continui successi, invano: preparando sempre solo il terreno affinché un bene inaspettato germogli. Così è in generale, e così è nelle nostre vite. […] Ma c’è ancora qualche speranza che le cose possano andare meglio per noi, anche sul piano temporale, per grazia di Dio. E anche se abbiamo bisogno di tutto il nostro naturale coraggio e di tutta la nostra fede religiosa per affrontare il male che ci può capitare, dobbiamo comunque pregare e sperare. Io lo faccio. E tu sei stato per me un dono così speciale, in un periodo di afflizione e di sofferenza mentale, e il tuo amore, dischiuso quasi nello stesso momento in cui sei nato, mi ha predetto, come se fosse esposto con parole, che sarò sempre consolato dalla certezza che non avrà fine. Probabile che ci incontreremo nuovamente “in salute e unità”, fra non molto, carissimo, e certamente avremo qualche legame speciale che durerà oltre questa vita, ovviamente sempre soggetto al mistero del libero arbitrio, con il quale ognuno di noi potrebbe gettare via la “salvezza”. In questo caso, Dio sistemerebbe le cose in altro modo!

J. R. R. Tolkien, Lettere 1914/1973, Bompiani, Milano 2018

Guarda la scena del film “I miserabili”.


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