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CONTENUTI

  1. Don José Cortes, nostro sacerdote portoghese nella casa di Bethesda (Washington D.C.) e cappellano del Santuario Nazionale di San Giovanni Paolo II, racconta i fatti di Fatima.
  2. Brani delle memorie di suor Lúcia dos Santos (1907-2005) in cui racconta della cugina Giacinta Marto, canonizzata nel 2017 da Papa Francesco e testimone con lei e il fratello Francesco delle apparizioni della Vergine alla Conca di Iria, vicino a Fatima.
  3. Il fado “Senhora de Nazaré” interpretato dalla fadista Carminho.

VOCI

  • Francesco Babbi
  • José Cortes
  • João Brito

PER APPROFONDIRE

Scarica il pdf del libro “Memorie di suor Lucia” in italiano.

Brani del libro “Memorie di suor Lucia” letti da João Brito:

Giocavamo un giorno sul pozzo già ricordato. La mamma di Giacinta aveva lí vicino un vigna. Colse alcuni grappoli e venne a portarceli, perché li mangiassimo. Ma Giacinta non dimenticava mai i peccatori. “Non mangiamoli” diceva “offriamo questo sacrificio per i peccatori”. Poi corse a portar l’uva ad altri bambini che giocavano sulla strada. Nel tornare, era raggiante di felicità. Aveva trovato i nostri vecchi poveretti e l’aveva data ad essi. Un’altra volta mia zia venne a chiamarci per farci mangiare dei fichi portati a casa e che davvero facevano sgorgare l’acquolina in bocca. Giacinta si sedette con noi soddisfatta, vicino al cesto. Afferrò il primo fico per mangiarselo, ma improvvisamente ricordó: “È vero! Oggi non abbiamo ancora fatto nessun sacrificio per i peccatori! Dobbiamo fare questo”. Gettò il fico nel cesto, fece l’offerta e lá lasciammo i fichi, per convertire i peccatori. Giacinta ripeteva spesso questi sacrifici, ma non mi dilungo a raccontarne altri, altrimenti non finisco più.

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Di nuovo la Vergine Santissima si degnò di visitare Giacinta per annunciarle nuove croci e sacrifici. Me ne diede notizia, e diceva: “Mi ha detto che andrò a Lisbona, in un altro ospedale che non rivedrò più te e neppure i miei genitori. Che, dopo aver sofferto molto, morirò sola. Ma che non abbia paura; che verrà Lei là a prendermi per portarmi in Cielo”. Piangendo mi abbracciava e diceva: “Non ti rivedrò mai più. Tu là non mi verrai a trovare. Senti: prega molto per me che morirò sola”. “Non ci pensare” le dissi un giorno. “Lascia che ci pensi, perché più ci penso, e più soffro; e io voglio soffrire per amore del Signore e per i peccatori. E poi non m’importa niente! La Madonna verrà là a prendermi per portarmi in Cielo”.

Memorie di suor Lucia

L’album di Carminho da cui è tratto il fado “Senhora de Nazaré”


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